La classica ciliegina sulla torta questa magnifica medaglia d'oro conquistata strameritatamente dalle ragazze della squadra senior femminile arco olimpico ai campionati italiani indoor che si sono tenuti nell'ultimo week end a Padova. Se la chiusura è stata col botto, anche l'apertura di questi campionati non è stata per niente male con la conquista da parte della squadra juniores arco nudo di una straordinaria medaglia di bronzo come straordinaria è stata la partecipazione della stessa squadra alla rassegna nazionale. Gli "juniores per caso" come scherzosamente vengono chiamati in società Federico Simoni, Nicola Maddalozzo e Nico Cossalter, sono infatti tutti e tre ancora della classe allievi, erano stati "pensati" per così dire in proiezione futura, ovvero in funzione della qualifica ai regionali del prossimo anno. Strada facendo, come spesso succede, ci si è accorti che si poteva puntare più in alto e così con due buone gare di qualificazione sono riusciti a garantirsi la partecipazione agli italiani e da qui il meraviglioso percorso che ha portato i tre ragazzi alla conquista di questa inaspettata medaglia. In evidenza Federico Simoni che ha fatto registrare il suo personale con 472 p.ti ottenendo anche il riconoscimento federale e confermando lo stato di grazia anche nell'olimpico il giorno dopo portando a casa anche qui il suo personale con 542p.ti.

 

Sabato pomeriggio ci si aspettava una medaglia dalla squadra allievi olimpico, la quale seppur orfana di Tommaso Andrich aveva tutti i numeri per centrare il podio. Purtroppo la tensione ha pesato alquanto e nonostante il record personale di Simone Polla con 543 pti, per Simone, Mirco Dal Magro e Sebastiano Marotto c'è, con un po' di rammarico, un quarto posto, a 16 punti dall'argento: l'oro della compagnia Sentiero Selvaggio obiettivamente era fuori portata.

Molto bene i ragazzi, non si aspettavano medaglie ma una prestazione al loro livello, e così è stato: ottimo Andrea Monego, qualificato 24° e classificato 5° con 541 punti, il suo record personale era 524, e soprattutto è stato il suo primo campionato, la prima esperienza in un evento importante, ed ha retto più che bene, dimostrando grande carattere. Bene Lorenzo Sartor e Raffaele De Paris, che hanno fatto punteggi in linea con i propri record, pur tirando sulle targhe triple, Il 5° posto della squadra premia questi 3 giovani atleti e li sprona oltremodo a proseguire e a migliorare nel loro cammino.

Domenica mattina altri risultati importanti: 4° posto di Oscar De Pellegrin, a 2 punti dal podio, e con qualche recriminazione. Un arciere dietro di lui, chiamiamolo bonariamente "sbadato",lo ha urtato con la stabilizzazione mentre tirava, ed ha fatto un 7 e la medaglia persa purtroppo è tutta lì, in quel gesto scorretto che ai campionati italiani non si dovrebbe vedere. Niente da fare invece nell'assoluto per Oscar, il primo turno gli è stato fatale e la sua avventura agli italiani è terminata lì.

Altra grande soddisfazione con Elis De Nardin , che ha ritoccato il proprio personale da 561 a 563, e si è classificata 6^, dalla 27^ posizione di qualifica veramente una grande prestazione in una manifestazione nella quale le ottime prestazioni pesano come macigni. Nell'assoluto poi, Elis ha superato il primo turno, poi è incappata nella nazionale Tomasi e si è dovuta arrendere di fronte alla forza dell'avversaria ma con la consapevolezza di avere disputato un grandissimo campionato.

E ora veniamo alla storica medaglia d'oro conquistata dalle magnifiche Elis De Nardin, Selene Zamperoni e Daniela Fontana. La qualificazione è stata cercata con determinazione, anche se svariati problemi hanno impedito di fare più gare; Daniela ha re-iniziato l'attività a gennaio, perciò il tempo a disposizione non è stato molto. Sono risultate 1^ riserva in qualifica, e grazie al ritiro della Re Astolfo, sono state ammesse al campionato.

A metà della prima parte non c'era ombra della squadra in classifica, si erano dimenticati di mettere Elis come componente della squadra. poi sono di colpo entrate come 4^, e all'ultima volèe hanno raggiunto la 3^ come punteggio, ma son rimaste giù dal podio per la differenza ori.

Per la classifica assoluta sono rientrate come 2^ squadra quelle della Castenaso, ripescando il punteggio di una allieva e di una master, e mentre Selene stava già smontando l'arco pensando fosse tutto finito (ma non ancora tolta la corda) le hanno chiamate per lo spareggio contro la Cam, spareggio vinto con buon margine.

Nel frattempo,gli Arcieri di Pinè, che hanno qualificato per gli assoluti sia la squadra olimpico femminile sia quella arco nudo, ma con le stesse 3 atlete, hanno optato per le finali arco nudo, quindi in parole povere essendo 4 le finaliste e togliendone una, il bronzo quantomeno era assicurato e forse questo ha dato un pizzico di tranquillità in più.

Il primo scontro contro la Kappa Kosmos è stato affrontato con serenità, pur sapendo che di fronte c'erano 2 nazionali, Tonetta e Simoncelli, ed una ex-nazionale, Joriatti: 1 punto avanti la prima volè, pareggiato la 2^, sotto di 3 punti alla 3^, hanno infilato un 58 alla 4^ vincendo così di misura, un risultato grandioso già così, il migliore di una squadra femminile olimpico nella storia della Piave.

Tempi lunghissimi di attesa per la finale, ma la squadra non si è deconcentrata:di fronte la forte compagine di Castenaso, squadra con notevole esperienza ma anche un pò troppo convinte di farcela senza problemi, e qui è venuta fuori la grande coesione della squadra, la fiducia incondizionata che ciascuna ha nelle altre e che in competizioni come queste porta a raggiungere grandi traguardi. Anche qui hanno vinto con un 58 all'ultima volèe, e più precisamente un 30 con le ultime 3 frecce, giusto per ribadire che il titolo se lo stavano meritando. Oltre al titolo assoluto, importantissimo, e alla medaglia degli archi nudo, altrettanto importante per la compagnia è che molti altri hanno onorato i i 40 anni di attività della Piave con i loro punteggioni, e con quest'ultimo conquistato sono 65 i titoli italiani in bacheca, il traguardo dei 75 e riconoscimento con stella di rubino, è ancora lontano, ma con prestazioni come queste ci si può sperare.