Anche quest'anno gli Arcieri del Piave hanno deciso di partecipare al Campionato italiano di società, una manifestazione molto particolare dove a tirare in scontri diretti sono 3 tiratori di ciascuna delle 3 divisioni, con un testa a testa olimpico contro olimpico, arco nudo contro arco nudo e compound contro compound, ma i punti set vengono poi sommati per vedere quale squadra passa il turno: il regolamento è così complicato che chi non ha mai partecipato capisce qualcosa in più solo guardando i filmati che sono andati in diretta streaming su youarco per tutta la manifestazione!
La qualifica vedeva i bellunesi in 13^ posizione, scalati alla 12^ per il ritiro di una squadra, e la classifica finale vede invece i nostri al nono posto, avendo realizzato nella seconda fase il secondo miglior punteggio assoluto, quindi il bilancio è positivo, pur con qualche rammarico, ovviamente.
Andrea Monego e Gianfranco Canzian per l'olimpico, Renato Peverelli e Sergio Bartolomei per l'arco nudo e Andrea Fagherazzi e Raffaele De Paris per il compound: tra questi solo Raffaele non ha tirato, colpito da un virus intestinale che lo ha costretto a ricorrere al pronto soccorso, accompagnato da Gianfranco che ha tirato una sola volèe, pareggiata con il suo avversario.
Andrea Fagherazzi e Andrea Monego hanno quindi sostenuto per intero i loro ruoli, mentre Peverelli è stato varie volte sostituito da Bartolomei.
Alle loro spalle come sempre il coach Renato De Min a suggerire, spronare, organizzare.
La manifestazione si è svolta in una bella piazza di Sarzana (SP) davanti al municipio, ma queste location cittadine che vengono scelte per dare visibilità al tiro con l'arco che come tutti gli sport minori soffre di scarsa conoscenza da parte del grande pubblico, hanno il loro lato negativo: spazi inadeguati dietro la linea di tiro, grande confusione con il traffico automobilistico che non passa davanti ma non viene fermato a fianco e dietro ai tiratori, servizi insufficienti per gli atleti in gara, ecc. In queste occasioni si dice sempre che sì, le condizioni non erano ideali per concentrarsi, ma almeno erano uguali per tutti, quindi niente recriminazioni. Da parte deigli atleti della Piave il grande cruccio è di essere riusciti solo nella seconda parte a tirare secondo le possibilità, con un miglioramento molto ampio rispetto alla prima fase a gironi (949 punti nella prima, 998 nella seconda), quella dove si decideva quali erano le 8 squadre che continuavano a tirare per le medaglie, mentre i nostri hanno avuto solo la soddisfazione di dominare il girone di consolazione, approdando appunto alla nona posizione.
Se l'importante è partecipare, ma ormai se lo scordano tutti, più importante è migliorare, e questo obiettivo è stato raggiunto, e più importante ancora sarà vincere una medaglia, ma tutto è rimandato alla prossima!

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