Poteva andare meglio, lo si dice sempre quando non si ottiene il risultato sperato, ma qualche volta occorre anche tenere i piedi per terra, e accettare che gli altri siano stati più bravi, alcuni certamente sì, o più fortunati.
Per noi la fortuna non ha proprio avuto un occhio di riguardo, abbiamo perso uno scontro che si poteva, si doveva vincere, contro un avversario che non era certo insuperabile, e saremmo approdati in semifinale senza sfigurare.
La nostra squadra era molto giovane, con una età media tra le più basse in campo, ma in qualifica i nostri ragazzi si sono comportati bene: molto bene Andrea Monego 1° allievo con 568 punti, ma anche gli altri si sono attestati su punteggi di tutto rispetto, pur perdendo qualcosa rispetto alle medie dell'ultimo periodo, il tutto giustificabile dalla tensione di una gara molto particolare.
Molto bene anche il primo scontro, 214 punti contro gli Arcieri del Forte, poi sono cominciate le difficoltà, con qualche errore, ma il primo girone è stato superato con due vittorie ed una sconfitta, ed il secondo posto ci stava. Nel secondo girone abbiamo iniziato con una vittoria di misura sugli arcieri 5 Stelle, ma si sono visti i primi segnali di un cedimento che poteva essere preventivato per i due giovanissimi Tommaso e Andrea, molto meno per gli altri, ed invece tutti hanno contribuito al momento negativo; la sconfitta contro la Juvenilia era attesa, visto che loro avevano il miglior punteggio di qualifica, ma gli arcieri Alpignano contro di noi hanno tirato male, noi purtroppo peggio.
La vittoria finale è andata agli Arcieri Marano, dietro di noi in qualifica, ragazzi che conosciamo bene perchè spesso li troviamo nelle nostre gare, e che hanno dimostrato una grande maturità, lasciando le altre medaglie alle società del Piemonte che sulla carta avrebbero dovuto sbancare.
Come sempre è giusto e doveroso guardare agli aspetti positivi dell'esperienza vissuta: i tecnici sanno di dover lavorare sodo, e lo faranno come sempre, ma sono anche soddisfatti di aver portato a Cantalupa un gruppo di giovani che si sono impegnati, hanno saputo soffrire senza lamentarsi, e soprattutto si sono comportati in modo educato, al giorno d'oggi tutto questo non è poco.

 

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Nella foto, da sinistra: Andrea Monego, Elena De Paris, Gloria Barnabò (riserva), Andrea Galli, Marco Losso, Kristina Kulchystka, Tommaso Tormen, e il tecnico Renato De Min